Posti da Visitare durante il Salone
LATINA
Latina sorge agli inizi del 900 nel cuore dell’Agro Pontino durante la politica della bonifica idraulica delle Paludi Pontine.
La città ha mantenuto parte integra della sua architettura del ‘900 una delle maggiori attrazioni insieme a una parte di natura selvaggia di quella foresta bonificata, oggi tutelata dal Parco nazionale del Circeo.
Visitando il cuore della città si è catapultati in un’altra dimensione, quasi ferma agli anni ’30. Passando per piazza del Popolo anima cittadina, domina il palazzo comunale con la classica torre civica, alta 32 metri. Per gli amanti dell’architettura esempio mirabile è il Palazzo delle Poste è un modello conciliante linee dell’architettura razionalista con i richiami all’avanguardia futurista.
Per gli amanti dello shopping nella città di Latina ci sono numerose occasioni per darsi allo shopping in Centro: Viale Umberto I e Piazza Gorizia, tra le più gettonate arterie del centro storico, ospitano ogni genere di negozio e caffetterie, essenziali per lo shopping intensivo.
Centri commerciali: Centro Commerciale Latina Fiori e Centro Commerciale Morbella. Sono presenti negozi abbigliamento ma anche shop per ogni necessità. Noi ti consigliamo….Mercatino dell’antiquariato in Centro. Ogni prima domenica del mese, con centinaia di espositori e venditori
MUSEO PIANA DELLE ORME, parco tematico dedicato al Novecento, un viaggio attraverso 50 anni di storia italiana.INDIANA PARK Un grande parco avventura immerso nella natura con 13 percorsi. Una pineta in centro città, un polmone verde per divertirsi e fare sport con amici o in famiglia. E tante altre attività per tutti: tiro con l’arco, arrampicata, paintball kid e una grande area picnic.
SERMONETA
Posta alle pendici dei Monti Lepini, Sermoneta è uno tra i borghi medievali più affascinanti del Lazio. Vi si accede per una tortuosa strada che sale direttamente dalla Pianura Pontina, offrendo man mano panorami sempre più ampi: il paese appare d’un tratto bellissimo, completamente circondato da poderose mura e tutto arroccato, sul suo colle d’ulivi, attorno ad un imponente castello, il Castello Caetani . La visita al Castello Caetani, con le sue “Stanze Pinte”, i suoi affascinanti arredi medievali, i suoi ponti levatoi e i suoi passaggi segreti, è irrinunciabile ed emozionante.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, La Chiesa di San Michele Arcangelo, ‘Abbaza di Valvisciolo, il Palazzo Comunale e la Sinagoga ebraica, dal Belvedere, di fronte alla pittoresca Via delle Scalette, si può ammirare un vastissimo panorama sulla piana sottostante e sul litorale pontino.
Straordinaria è infine la visita (a pagamento) alla vicina “città morta” di Ninfa, i cui ruderi arcigni, avvolti da un giardino all’inglese tra i più belli d’Europa, si specchiano su un laghetto creando un’atmosfera surreale ed indefinibile. I Giardini di Ninfa gestiti, come il Castello Caetani di Sermoneta, dalla Fondazione Roffredo Caetani, si tratta di un luogo meraviglioso, unico nel suo genere, assolutamente imperdibile per gli appassionati di cose medievali e di luoghi romantici.
BASSIANO
Bassiano è un grazioso borgo medievale, situato sopra un colle in una valle interna dei Monti Lepini. Dalla caratteristica struttura a spirale, ascendente verso il punto ove anticamente sorgeva la rocca, il paese ha mantenuto quasi intatto l’aspetto di un villaggio fortificato del XIII-XIV secolo. Sono ancora visibili, infatti, le mura turrite aperte dalle originarie porte, residuo dell’assetto urbano dato alla fine del XIII secolo dai Caetani, mentre nel centro storico si ammirano numerose case-torri.
Tutt’attorno, montagne, boschi, prati, uliveti e terrazzamenti formano il quadro tipico del bucolico paesaggio lepido. Informazioni turistiche.
NORMA
Posta sull’altissima e scoscesa rupe denominata della “Rave”, Norma è stata definita la “tribuna d’onore dei Monti Lepini”. Questo per l’ampio panorama che si può godere su tutta la Pianura Pontina, sul litorale e sulle isole di Ponza. Edificato nell’Alto Medioevo, poi feudo dei Caetani quasi ininterrottamente dal XIII al XVII secolo, il borgo di Norma conserva molti vicoli caratteristici.
Tra i monumenti spiccano la Parrocchiale della Santissima Annunziata e l’annesso Santuario del Rifugio. Norba e l’Eremo di San Michele. Di notevole interesse è il Museo Archeologico Virtuale, che si consiglia vivamente di visitare prima o dopo l’escursione alle rovine dell’antica città di Norma.
CORI
Uno dei borghi più ricchi di testimonianze storiche tra i centri della provincia di Latina. L’attuale Cori è ciò che rimane dell’antica città di Cora, che la tradizione vuole sia fondata tra il XII ed il XII a.C. Adagiata su un colle alle pendici dei Monti Lepini, il panorama spazia sui Colli Albani e sulla Pianura Pontina. Nelle giornate limpide dalla parte più alta del paese si può ammirare la linea di costa del Mar tirreno, il Promontorio del Circeo e perfino l’arcipelago ponziamo.
Le chiese di Cori. La visita di Cori offrirà al turista sorprese a ogni angolo a partire dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà realizzata in stile romanico. Una delle chiese più importanti di Cori è quella di Santa Oliva, Consigliamo di visitare anche la Chiesa di San Salvatore ristrutturata nel XVI secolo. Splendida è anche la Cinta muraria di Cori, lunga circa 2 km.
CARPINETO ROMANO (RM)
Situato nel cuore del gruppo montuoso dei Monti lepini, che si estendono a cavallo delle provincie di Roma, Latina e Frosinone. A 550 metri di quota, è adagiato su due colli alle pendici del Monte Capreo sulla cui cima si può ammirare una grande croce in ferro. la sua posizione lo rende uno tra i paesi dei Monti Lepini, e di tutto il circondario, più visitati e conosciuti.
Passeggiando tra le vie del borgo, si consiglia di visitare le numerose chiese tra cui la Chiesa Collegiata del Sacro Cuore, la Chiesa di San Pietro Apostolo con annesso il convento, la Chiesa di Sant’Agostino e il convento, la Chiesa di San Leone Magno, la Chiesa di Santa Maria del Popolo, la Chiesa di San Sebastiano e così via. Palazzo Pecci, edificato tra il XII e il XVIII secolo e costituito da 3 importanti sale interne: la Sala Lunga, la Sala delle Fettucce, la biblioteca, la Sala di Monsignore e il museo.
PRIVERNO
Erede di un antico insediamento dei volsci (Privernum) divenuto poi colonia romana, l’attuale Priverno sorge su un colle dei Monti Lepini, a dominio del tratto finale della Valle dell’Amaseno. Come altri siti del Lazio meridionale la vecchia “Piperno” (secondo il nome in uso fino al 1928), ha la duplice caratteristica di conservare tracce templari e vestigia d’arte cistercense. Il centro storico.
Particolarmente apprezzabile è la quantità di cosiddette “triplici cinte”, riscontrabili sia nel centro storico che nell’Abbazia di Fossanova, situata a pochi chilometri dalla cittadina. n tempo, questa graziosa cittadina, costituiva un varco obbligato per le popolazioni montane dirette verso mare.
Priverno, tuttavia, conserva un centro storico d’aspetto ancora in parte medievale, tagliato in due dall’asse principale di Via Consolare. Molto graziosa è Piazza Giovanni XXIII. Questa è impreziosita da palazzi nobiliari e monumenti, quali il Palazzo Comunale (XIII sec.) e la Cattedrale di Santa Maria Annunziata. A pochissimi chilometri troviamo il Borgo medievale e l’Abbazia di Fossanova (XIII) dove ne 1274 morì il dottore della chiesa San Tommaso D’Aquino, divenuto successivamente patrono della città. All’interno del Borgo troviamo il museo medievale.
MAENZA
Sorta come insediamento originato dalla dispersione della popolazione di Privernum. Successivamente, è stato consolidato e dominato da gruppi etnici di ceppo germanico, il più importante dei quali fu il popolo dei Volsci. Da visitare il Castello Baronale di Maenza che nasce come torre di avvistamento alla fine del XII sec. e prende l’aspetto attuale intorno al 1500 per opera dei conti di Ceccano, Signori del territorio.
Rimane tale fino a quando Berardo I decise di sceglierla come residenza, provvedendo ad un primo importante ampliamento. Il corpo centrale, a pianta quadrangolare, costituito da quattro piani e il terrazzo, venne ampliato aggiungendo due torri di rinforzo, venne allargato lo spessore delle mura, e create delle feritoie per i cannoni, mentre al terzo piano vi era il piano nobile, dove si trovavano le stanze dei signori del feudo e la sala di ricevimento.
Sede dei Conti di Ceccano per quattro secoli passò “di mano” ad altri importanti famiglie nobili: Caetani, Borgia, Aldobradini, Antonelli, e Pecci (Papa Leone XIII). Certamente il personaggio più importante, che ha reso famosa questa dimora, è stato San Tommaso d’Aquino, qui avvenne il suo primo miracolo, quello delle aringhe fresche. L’ultima volta che l’Aquinate visitò Maenza fu nel 1274 anno della sua morte. Oggi è possibile visitare gratuitamente il Castello ristrutturato nel 1986, ed ora è di proprietà della Provincia di Latina anche perchè sede del Museo Civico del Paesaggio.
SEZZE
Fu una città probabilmente latina, passata successivamente sotto il dominio di Roma, e impegnata nella difesa del territorio contro i Volsci. Durante la guerra civile tra Mario e Silla fu conquistata da Silla nell’82 a.C. Fu in seguito centro agricolo e sede di diverse ville, citata dai poeti Marziale Giovenale e Cicerone per il suo vino. Archeologia e arte. Alla fine degli anni Ottanta, una campagna di scavi ha evidenziato la presenza di molti reperti risalenti fino all’VIII secolo a.C.
Già nella preistoria, i dintorni di Sezze si distinsero per l’ottima posizione geografica: ciò è dimostrato dalla moltitudine di ritrovamenti di quell’epoca, nella zona. Parte dei reperti – collocati presso l’Antiquarium di Sezze ed esposti al Museo Pigorini di Roma – testimoniano che le grotte nei dintorni furono abitate in quel periodo. Sezze, situata non lontano da una delle strade più famose dell’epoca, la via Appia, si rese famosa ben presto. Ciò è testimoniato dalla grande quantità di edifici romani di particolare rilievo nella zona, oggi abbandonati.
La città di Sezze conserva inoltre una cinta esterna di mura poligonali, e in alcuni tratti, di una seconda cinta interna, questa fortificazione dimostra l’importanza della città di Setia in epoca romana, che insieme a Norba e Cora si trovavano in pieno territorio nemico (volsco). Si tratta di grossi blocchi di calcare di dimensioni medie di circa 80×100 cm. disposti secondo la tecnica poligonale. A Sezze si trovano anche musei come : il Museo Lepino della Civiltà Contadina.
Tra i palazzi da non perdere troviamo il palazzo de Magistris che si trova al termine delle “Scalette” della piazza, un palazzo rinascimentale appartenuto ad una nobile famiglia della città, il palazzo Normesini in stile medievale, il palazzo del Vescovado, il palazzo de Ovis, il palazzo Rappini e l’Ex Palazzo Comunale.
ROCCASECCA DEI VOLSCI
Arroccata su un fianco del Monte Curio, Roccasecca dei Volsci è il paese dei belvedere. Da qui è possibile osservare i monti Ausoni, Aurunci ed i Lepini, che vanno dal versante della Semprevisa a quello Ciociaro. La visione dell’ agro pontino, della valle dell’Amaseno, del promontorio del Circeo, delle isole Pontine, dell’area archeologica dell’antica Privernum e i paesi di Maenza, Roccagorga, Prossedi, Sonnino e Priverno, suscita un’infinità di forti sensazioni. Roccasecca dei Volsci custodisce gelosamente le sue origini avvolte nella leggenda, attraverso cui la mitologia è diventata storia.
Il nome del paese non lascia scampo a dubbi: siamo nella terra dei Volsci, gente che fece del controverso rapporto con l’impero Romano uno degli elementi più importanti della propria identità. Considerata la “Terra dei Papi”, dapprima fu un piccolo possedimento dello Stato Pontificio, poi fu approdo delle più antiche famiglie aristocratiche dell’epoca, i Conti di Ceccano, i Carafa, i Massimo, i Gabrielli.
Numerosi sono i beni culturali che testimoniano questa lunga storia: le belle Chiese sparse sul territorio, l’imponente Palazzo Baronale della metà del Seicento ma anche importanti resti di vita romana, come l’acquedotto di San Lorenzo, i ruderi del porto(?) presso il fiume Amaseno e di antiche ville in località Lucerna.
Arte e storia ma anche paesaggi meravigliosi e verde incontaminato fanno di Roccasecca dei Volsci un luogo adatto anche agli amanti dello sport e della natura. MUSEO DELL’OLIO E DELLE TRADIZIONI POPOLARI. Il Museo dell’Olio e delle Tradizioni locali, è di carattere locale e mira al recupero e alla difesa della cultura, soprattutto alla valorizzazione del patrimonio artistico presente all’interno delle chiese e del palazzo Massimo.
SABAUDIA
Una delle cinque città realizzate nel periodo fascista dopo la bonifica dell’Agro Pontino. Si trova a circa 14 km da San Felice Circeo, 25 km da Latina e circa 85 km da Roma. È situata nel cuore del Parco Nazionale del Circeo tra la così detta Foresta del Circeo, il Lago di Sabaudia o di Paola e a meno di un km dal mare. La struttura urbana di Sabaudia è caratterizzata quasi esclusivamente dal classico razionalismo fascista e ne rappresenta senza dubbio l’esempio più evidente. Grazie alla presenza del Parco Nazionale del Circeo, Sabaudia ha saputo mantenere in buono stato le lunghe e ampie spiagge del litorale che le hanno permesso di ottenere ben 11 Bandiere Blu consecutive. Il centro storico.
I monumenti più in vista della città sono la Chiesa della Santissima Annunziata dove al suo interno si trova la “Cappella Reale” donata dalla Regina Margherita di Savoia alla città negli anni 30. Sulle rive del Lago di Sabaudia troviamo il Santuario di Santa Maria della Sorresca risalente al XII secolo. Caratteristico e curioso è il Palazzo delle Poste. Spicca con il suo colore blu (in riferimento al colore della casa Savoia) costituito da migliaia di tessere che ricoprono quasi interamente l’edificio.
Nei dintorni di Sabaudia consigliamo di visitare la suggestiva Fonte di Lucullo, recentemente ristrutturata e aperta al pubblico dopo anni di manutenzione. Si tratta di un sito archeologico che un tempo serviva come ristoro per i viaggiatori e consiste in un sistema di presa realizzato per prelevare le acque di un emissario del Braccio della Bagnara.
SAN FELICE CIRCEO
Il borgo di San Felice Circeo è una delle località balneari della provincia di Latina più visitate e frequentate del Lazio. Le principali attrazioni sono evidentemente legate al mare. Le spiagge, le grotte marine che si aprono lungo la costa meridionale del Promontorio del Circeo, le immersioni subacquee sono una delle tante offerte turistiche che rendono San Felice Circeo una meta da visitare e da ammirare. Il centro storico del borgo si presenta con il tipico aspetto di una località di mare dalla classiche atmosfere mediterranee. Case bianche, suggestivi vicoli che permettono di visitare ogni angolo del borgo. San Felice Circeo e i Templari.
Dirigendosi verso il centro storico di San Felice Circeo, che sorge nel quarto temperato dell’omonimo Promontorio, varcando la porta detta il “ponte”, perché un tempo dotata di ponte levatoio, si accede alla Piazza Vittorio Veneto, dove, lo sguardo viene immediatamente rapito dall’imponenza della Torre e del Convento Templare.
Parco Nazionale del Circeo.
Tutto il Promontorio del Circeo ricade sotto la tutela del Parco Nazionale del Circeo una delle aree protette più importanti dal punto di vista naturalistico ed ecologico, non solo del Lazio ma anche d’Italia. Qui infatti si concentra l’offerta di carattere ambientale e naturalistico in quanto il paese risiede all’interno del Parco.
Le Grotte di San Felice Circeo. Nel territorio di San Felice Circeo è possibile sorprendersi per altre meraviglie naturali. Prima fra tutte la Grotta Guattari che, per poterla visitare, è necessario un permesso speciale. La sua fama è dovuta ad alcuni importanti ritrovamenti archeologici che comprendevano i primi resti fossili dell’Uomo di Neanderthal.
itologia di Ulisse che unita alla natura e alle atmosfere mediterranee rendono il borgo una meta tutta da scoprire e da visitare.
SPERLONGA
Uno dei borghi più belli e rinomati del litorale laziale. Grazie al suo suggestivo centro storico e dal classico aspetto mediterraneo le ha permesso di essere inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Sperlonga si trova in provincia di Latina la sua posizione caratteristica e affascinante è data dal fatto di trovarsi su uno sperone di roccia che si protende verso il mare. Il territorio circostante è perlopiù pianeggiante e alle spiagge dalla sabbia fine e bianca, si alternano speroni di roccia che precipitano verso il mare, formando meravigliose calette che spesso non sono raggiungibili a piedi ma solo in barca.
Cosa visitare nei dintorni di Sperlonga. Di sicuro interesse, nei dintorni di Sperlonga, è il Parco Regionale della Riviera di Ulisse. Questa area protetta, compresa nei comuni di Gaeta, Formia, Minturno e la stessa Sperlonga si estende su una superficie di 434 ha di cui più di 100 di superficie marina.
Dal punto di vista naturalistico è importante segnalare le falesie di Monte Orlando vicino Gaeta costituite da alte pareti di roccia che sprofondano verso il mare e dove nidifica il raro falco pellegrino. Informazioni turistiche. Le Spiagge Libere a Sperlonga.