Intervista al Dott. Ing. Giovanni Andrea Pol, Presidente Ordine degli Ingegneri della provincia di Latina e Presidente Federazione regionale Ordini degli Ingegneri del Lazio.
Presidente,
i nostri visitatori sono interessati a molti punti riguardanti temi di attualità e ci pongono quesiti che siamo onorati di inoltrarle:
L’attività edificatoria contemporanea si distingue per alcune tendenze chiave, tra cui l’attenzione all’ambiente, la rivoluzione digitale e la trasformazione dei modelli lavorativi. Come saranno gli immobili residenziali tra dieci anni?
“Oggi, l’edilizia sta cercando nuovi modi per ridurre l’impatto di CO2 sull’ambiente, partendo già dalla fase di costruzione. Attualmente gli edifici contribuiscono per circa il 36% alle emissioni di anidride carbonica. È necessario trovare soluzioni urgenti. All’interno dell’UE, la Direttiva2010/31/EU recepita in Italia con Decreto ministeriale dello Sviluppo economico del 26/06/2015 sulla prestazione energetica degli edifici ha infatti stabilito per le nuove abitazioni l’obiettivo di “energia quasi zero”. È noto infatti che gli immobili privati (per i pubblici la norma è già in vigore dal 2019) nuovi e quelli soggetti a “ristrutturazione importante di primo livello” a partire dal 1° gennaio 2021 dovranno essere nZeb, ovvero edifici sostenibili a fabbisogno di energia quasi zero. Il senso del concetto Nearly Zero Energy Building è la produzione/trasformazione di sistemi edificio-impianto il cui fabbisogno energetico sia ridotto e sia soddisfatto in larga parte ricorrendo alle fonti rinnovabili. Una simile tendenza si riscontrerà anche nella progettazione residenziale, con molti proprietari che sceglieranno di costruire abitazioni autosufficienti o a bassissimo consumo, in grado cioè di produrre tanta energia rinnovabile quanto quella che consumano”.
Quali sono gli accorgimenti percorribili per raggiungere tali obiettivi?
“Un primo approccio potrebbe essere quello di ridurre l’impronta ecologica sin dal processo di costruzione di un edificio tramite ad esempio l’utilizzo di materiali riciclati, come alluminio e legno recuperato, e, ove fattibile, di materie prime locali. Pannelli solari, sistemi avanzati di isolamento, impianti di raccolta dell’acqua piovana e illuminazione a LED sono tutte strategie già impiegate nell’architettura contemporanea implementabili anche nel futuro prossimo. In particolare la tecnologia costantemente in evoluzione ci consente di progettare impianti sempre più performanti dal punto di vista energetico. Sistemi a bassa entalpia con controlli domotici consentono di fornire energia solo dove e quando serve. Inoltre il fabbisogno energetico sarà sempre inferiore grazie agli involucri degli edifici iper-performanti dal punto di vista termico. Una buona progettazione orizzontale, ovvero integrata, dei sottosistemi strutturali, architettonici ed impiantistici, elaborata con strumenti digitali tipo il BIM (Building Information Modeling) consentirà di migliorare la qualità delle nostre case di domani”.
Tutto questo come si relaziona con la rivoluzione digitale in atto?
“La rivoluzione digitale è ormai iniziata e gioca un ruolo fondamentale nell’ingegneria edile contemporanea, attraverso ad esempio sistemi di illuminazione e sicurezza interconnessi. Le nuove abitazioni sono infatti delle vere e proprie “smart home”, con un’ampia gamma di caratteristiche in grado di migliorare comfort ed efficienza abitativa. Dispositivi evoluti a controllo vocale come Amazon Echo e Google Home fungono da unità di comando centrale per controllare temperatura, luce e dispositivi per il tempo libero. Tuttavia, in futuro, è probabile che anche questi sistemi saranno sostituiti da sensori portatili, da indossare e adattare in base alle proprie preferenze e al livello di comfort. La connessione al web sarà un utenza essenziale al pari dell’energia elettrica e dell’acqua.
Quest’anno, inoltre, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il numero dei professionisti che lavora da casa è cresciuto esponenzialmente. È facilmente prevedibile che l’ascesa di telelavoro e gig economy non si fermerà al termine dell’epidemia, ma si svilupperà notevolmente anche in tempi futuri. Per questo è necessario prevedere uffici ben attrezzati all’interno della propria abitazione. Tra gli esempi migliori di implementazione di questo trend, ci sono i sistemi modulari a parete e spazi comuni flessibili, utilizzabili, non solo come soggiorno per il tempo libero, ma attrezzabili per genitori che lavorano e/o per figli che studiano”.
Può riassumere in tre parole l’edificio di domani?
“Se guardiamo al futuro delle costruzioni, le tre parole chiave sono essenzialmente: sostenibilità, flessibilità e tecnologia. Un approccio lungimirante applicato alle abitazioni moderne non potrà dunque non tener conto di questi elementi, che dovranno essere integrati per ricreare sin da oggi uno spazio più armonico ed efficiente”.
Presidente, grazie! A Lei e a tutti gli utenti di edilexpolatina.com i nostri migliori Auguri di Buon Natale e Buone Feste, anticipando che il 2021 porterà, a partire dal mese di febbraio, bellissime novità per chi ama costruire ed arredare…